Il fattore di crop, spiegato semplice

Il fattore di crop è un concetto non semplicissimo da comprendere ma fondamentale se vuoi imparare ad utilizzare telecamere ed obiettivi.

Questo ti permetterà di realizzare le inquadrature che vorrai e di acquistare gli obiettivi che effettivamente ti servono.

In questo post cercherò di spiegare il fattore di crop nel modo più semplice e lineare possibile, con esempi ed immagini a supporto.

Una premessa prima di iniziare. Per capire il fattore di crop dovrò prima parlarti di:

  • sensori digitali

  • obiettivi

  • lunghezza focale

Il fattore di crop (crop factor) infatti è strettamente legato a questi 3 elementi.

Che sensore ha la tua fotocamera?

Se già possiedi una reflex, mirrorless o videocamera, molto probabilmente il sensore digitale che si trova al suo interno sarà uno di questi:

  • Full Frame (abbreviato con FF)

  • APS-C

  • Micro 4/3 (letto come micro quattro terzi)

Se controlli sul manuale della fotocamera o fai una semplice ricerca su su google lo scoprirai con facilità.

Il sensore non è altro che un piccolo componente elettronico, una sorta di cervello che si occupa di trasformare la luce in immagine.

Sensori-digitali.png

Schematizzando, puoi notare come ogni sensore abbia una diversa dimensione: il sensore FF è il più grande dei 3 mentre il micro 4/3 è più piccolo del APS-C. Esistono poi molti altri sensori, più grandi o più piccoli.

La differenza di dimensione influisce per prima cosa sulla quantità di dati che il sensore può raccogliere e di conseguenza sulla qualità delle immagini e dei video prodotti.

Correlazione tra obiettivi e sensori

Ogni obiettivo prodotto viene costruito "su misura" per la fotocamera sulla quale andrà montato (o in molti casi per una serie di fotocamere).

In altre parole, i vari produttori (Canon, Nikon, Sony...) producono serie di obiettivi per le loro macchine full frame, serie di obiettivi per le loro APS-C e così via.

Quindi in teoria ogni obiettivo andrebbe abbinato alla macchina (e quindi al sensore) per il quale è stato progettato. In pratica non è sempre così.

Come si calcola il fattore di crop?

Il fattore di crop viene sempre dichiarato dal produttore di una fotocamera.

In particolare è un numero che definisce il rapporto tra le dimensioni di un sensore full frame e le dimensioni di un sensore più piccolo.

Quindi se possiedi una macchina con sensore full frame, il fattore di crop sarà uguale a 1.

Se invece possiedi una macchina con sensore più piccolo, per esempio APS-C, il fattore di crop potrà variare ma sarà probabilmente 1,5 o 1,6.

Nel caso di sensore Micro 4/3 solitamente il fattore di crop è uguale a 2.

In questo schema puoi vedere sulla sinistra il crop factor associato a vari sensori esistenti.

sensori-fattore-di-crop.png

C’è però un “MA”.

In realtà NON è il fattore di crop che dovrai calcolare, bensì quanto il fattore ci crop “incida” sulla lunghezza focale.

La lunghezza focale

La lunghezza focale è un dato molto importante che indica come si comporta un obiettivo e quindi qual è il suo scopo.

In particolare definisce quanto campo visivo l'occhio della lente riuscirà a “vedere”.

Più la lunghezza focale sarà bassa, più il campo visivo sarà ampio, più il soggetto sembrerà lontano.

Più la lunghezza focale sarà alta, più il campo visivo sarà stretto, più il soggetto sembrerà vicino.

Praticamente, quando utilizzi lo zoom, agisci proprio sulla lunghezza focale.

lunghezza-focale.jpg

Gli obiettivi con lunghezza focale inferiore ai 35 millimetri per esempio sono detti grandangoli e si usano per ampie riprese di paesaggi.

Al contrario, obiettivi con lunghezze focali molto alte, ad esempio 200 millimetri, sono detti teleobiettivi e servono per riprendere soggetti molto lontani. Sono molto utilizzati ad esempio in ambito sportivo o naturalistico (pensate di dover riprendere un leone nella savana per esempio. Non vi conviene avvicinarvi troppo...).

La lunghezza focale di 50mm è quella che più si avvicina alla visuale umana.

Ma complichiamo un po’ le cose.

La lunghezza focale non è assoluta ma relativa. Relativa a cosa? Relativa al sensore sulla quale hai montato l’obiettivo.

In altre parole, utilizzando lo stesso obiettivo su due sensori diversi, otterrai due inquadrature diverse. A parità di lunghezza focale ovviamente.

Facciamo degli esempi pratici

Arrivati a questo punto manca davvero poco.

Non voglio annoiarti ulteriormente con termini tecnici o complicate spiegazioni teoriche per cui passerò subito agli esempi pratici.

Esempio #1: Macchina Full Frame, obiettivo Full Frame

Ipotizziamo di avere una macchina FF e di montare un obiettivo FF con lunghezza focale di 24mm. si tratta di una lunghezza focale adatta per inquadrature ampie, per esempio di paesaggi.

FATTORE_DI_CROP_FF_FF.gif

Come puoi vedere dall'immagine, in questo caso l'obiettivo a 24mm riuscirà a coprire tutto il paesaggio di fronte.

Esempio #2: Macchina APS-C, obiettivo Full Frame

Cosa succederebbe se invece montassi lo stesso obiettivo FF a 24mm su una macchina APS-C, con un sensore quindi più piccolo?

In questo caso il fattore di crop è di 1,5 e cioè il sensore FF è 1,5 volte più grande rispetto al sensore APS-C (il valore è sempre dichiarato dal produttore).

FATTORE_DI_CROP_APSC_FF.gif

Come puoi vedere dall'immagine, l'obiettivo non riuscirà a coprire tutto il campo visivo frontale, perché il sensore ha una superficie minore del previsto. Eseguirà quindi un ritaglio (crop per l'appunto).

Tu non ti accorgerai nemmeno di questo ritaglio, perché la macchina si occuperà di mostrarti l'immagine già ritagliata. In pratica la tua impressione sarà di avere una ripresa più ravvicinata.

A che lunghezza focale corrisponde questa immagine ritagliata?

Basta fare 24 x 1,5 e scoprirai che la lunghezza focale equivalente su FF è di 36mm.

Esempio #3: Macchina APS-C, obiettivo APS-C

Se ora prendessi un obiettivo costruito per macchine APS-C, diciamo un 16mm, e lo montassi sulla stessa macchina APS-C di prima, cosa succederebbe? Il fattore di crop andrebbe applicato oppure no?

FATTORE_DI_CROP_APSC_APSC.gif

Come vedi dall'immagine, essendo il sensore NON a pieno formato (non full frame), il fattore di crop viene applicato anche in questo caso.

In particolare, moltiplicando il fattore di crop per la lunghezza focale scoprirai che il risultato è di 24mm.

Praticamente avrai ottenuto la stessa inquadrature del primo esempio, quello in cui avevi utilizzato una macchina FF con obiettivo FF che infatti, in quel caso, era di 24mm.

Da questo puoi dedurre che, utilizzare un obiettivo FF su macchina APS-C, permette di avvicinarsi maggiormente al soggetto. Anche se, come abbiamo già detto, non si tratta di avvicinamento ma di ritaglio. La qualità sarà quindi minore.

Esempio #4: Macchina Full Frame, obiettivo APS-C

L'ultima combinazione rimasta è questa. È possibile montare un obiettivo APS-C su una macchina con sensore più grande come una FF?

FATTORE_DI_CROP_APSC_FF.gif

Come puoi vedere dall'immagine, è meglio evitare.

In questo caso, l'obiettivo è stato costruito per sfruttare sensori più piccoli di un FF, quindi una parte del sensore non verrà sfruttata dall'ottica proprio per una questione di misure.

Quella mancanza di informazioni si tradurrà in una brutta cornice nera intorno all'immagine.

C'è da dire che alcuna fotocamere hanno funzionalità che si occupano di "scalare" l'immagine e tagliare fuori quella cornice nera. Si tratta però di "ingrandimenti" digitali, non ottici, con conseguente perdita di qualità.

Conclusioni

Tirando le somme il fattore di crop è un numero che rappresenta la differenza di dimensione tra diversi sensori.

Moltiplicando il fattore di crop per la lunghezza focale di un obiettivo, puoi ottenere la vera lunghezza focale che avrai con quell'obiettivo.

Utilizzando un obiettivo costruito per sensori più grandi, su macchine con sensori più piccoli, otterrai un ritaglio dell'immagine, una specie di "zoom digitale" praticamente.

Utilizzare al contrario un obiettivo costruito per sensori più piccoli, su sensori più grandi, è altamente sconsigliato.