Il microfono lavalier

Il microfono lavalier è uno dei microfoni più utilizzati dai videomaker, dopo il classico microfono shotgun.

Il lavalier ha una funzione molto specifica e viene solitamente utilizzato per registrare la voce, in particolare lo si utilizza molto nelle interviste.

Lo puoi trovare indicato in molti modi diversi, come ad esempio:

  • microfono lavalier

  • microfono a spillo

  • microfono a pulce

  • microfono a clip

  • radiomicrofono

Microfono lavalier wireless

In realtà, il lavalier è solo una parte del microfono di cui ti parlerò in questo articolo.

A voler essere più specifici, ti parlerò del radiomicrofono, un microfono wireless, composto da un kit che comprende diversi elementi:

  • Un lavalier appunto che per definizione è la capsula che contiene il microfono vero e proprio (compreso di cavo, solitamente il classico minijack da 3,5mm)

  • Un trasmettitore radio che si collega al microfono lavalier, amplifica il segnale e lo spedisce wireless al ricevitore

  • Un ricevitore che riceve il segnale dal trasmettitore e viene collegato ad un dispositivo che registri l'audio (fotocamera, smartphone, computer o registratore)

  • Eventuali accessori aggiuntivi che facilitano l'utilizzo e aggiungono funzioni al microfono lavalier (antivento, clip, deadcat...)

Il microfono lavalier è quindi wireless, e sfrutta le frequenze radio, wifi o bluetooth per inviare il segnale, dal trasmettitore al ricevitore.

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Microfono lavalier per smartphone

Esistono in commercio microfoni lavalier per smartphone, anche detti microfoni lavalier cablati, formati dalla sola parte di microfono con cavo minijack.

In questo caso non troverai né trasmettitore né ricevitore ma il cavo minijack andrà collegato direttamente all'apparecchio di registrazione. Di solito, questa tipologia di microfono lavalier viene utilizzata in combinazione con uno smartphone allo scopo di migliorare l'audio in entrata nel dispositivo.

Microfono lavalier, come funziona e quando si usa

Il lavalier è anche detto microfono a clip e questo per un motivo molto semplice: è dotato di una clip che permette di agganciarlo a giacche, maglie, camicie... Insomma alla persona che lo dovrà utilizzare.

Il caso più diffuso in cui ti potrà capitare di utilizzare questo specifico microfono sarà l'intervista o comunque la situazione in cui dovrai registrare l'audio proveniente da una singola persona che sta tenendo un discorso.

In realtà i lavalier vengono utilizzati anche in TV, dai conduttori di programmi televisivi e dai loro ospiti (a volte con la variante microfono ad archetto) e in alcuni casi addirittura nel cinema, opportunamente mimetizzati e nascosti, preferiti al classico microfono su asta boom.


Microfono per interviste

Per esperienza personale, se fai il videomaker, ti posso dire che lo utilizzerai nel 99% dei casi per fare delle interviste posate, ovvero non improvvisate ma preparate.

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Ecco alcuni consigli per utilizzare un radiomicrofono con lavalier al meglio:

  1. Il ricevitore va montato sulla slitta hotshoe della tua fotocamera e collegato tramite cavo minijack all'ingresso audio (assicurati che la tua fotocamera ne sia dotata).

  2. Il lavalier (microfono) va collegato al trasmettitore tramite il cavo minijack ci cui è dotato.

  3. Il lavalier (microfono) va agganciato alla giacca (maglia o camicia) dell'intervistato all'altezza dello sterno. Non deve essere né troppo basso né troppo vicino alla bocca (per evitare distorsioni del segnale).

  4. Una buona norma è quella di chiedere alla persona che lo dovrà indossare, di far passar il filo sotto la maglia e di far spuntare dal colletto, in alto, la capsula del microfono. In questo modo il filo rimarrà nascosto e tu potrai agganciare la clip alla maglia. Il filo insomma non dovrà essere in bella vista.

  5. Il trasmettitore dovrà essere agganciato alla cintura, ai pantaloni o ad una tasca dell'intervistato. Non lasciarlo mai appoggiato da qualche parte perché c'è il rischio molto concreto che l'interlocutore se ne dimentichi e lo faccia cadere rovinosamente a terra.

  6. Allo stesso modo, spesso l'interlocutore dimentica di avere indossato il microfono, quindi alla fine dell'intervista ricordati di recuperarlo e spegnerlo.

  7. Ascolta sempre l'anteprima audio in cuffia e regola il volume sulla tua fotocamera in modo che i livelli audio siano bilanciati e che non ci siano disturbi.

  8. Se ci sono rumori di fondo come vento o traffico, usa la protezione anti-vento, spesso compresa nei kit.

  9. Il lavalier deve essere rivolto verso l'interlocutore (non verso il pavimento) e non deve essere urtato o strusciato per esempio dalla camicia. Questo produrrebbe disturbi e fruscii fastidiosi (ascolta sempre l'audio in cuffia mentre lo stai registrando).

  10. Attenzione alla distanza, il trasmettitore ha sempre un raggio massimo entro il quale può inviare un segnale chiaro e pulito e questa distanza è sempre indicata dal produttore (solitamente va dai 50 ai 100 metri)

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Infine, il radiomicrofono lavora su specifiche frequenze e quindi, ricevitore e trasmettitore vanno settati sullo stesso canale di frequenza. Molti radiomicrofoni ormai sono dotati di funzioni che si occupano di cercare automaticamente la frequenza e di sincronizzarsi tra di loro.

Come scegliere un microfono lavalier

Quali sono le caratteristiche più importanti nella scelta di un microfono lavalier?

Esistono radiomicrofoni appartenenti a tante fasce di prezzo. Si va dai lavalier (senza kit) da poche decine di euro ai microfoni lavalier sennheiser (tra i migliori sul mercato) che arrivano a sfiorare anche i 1000 €.

Ovviamente la scelta dipende sempre da te: dal tuo budget e dall'utilizzo che intendi farne.

In genere, consiglio lavalier tra i 100 e i 300 €. A meno di 100 ne troverai alcuni, ma la qualità dell'audio non sarà granché mentre già sui 200 o 300 € troverai dei microfoni davvero di ottima qualità, perfetti per noi videomaker.

Oltre al prezzo, che denota la qualità del segnale audio, vediamo quali altre caratteristiche dovresti prendere in considerazione.

  1. La solidità. I materiali di costruzione a volte fanno la differenza: il trasmettitore potrebbe subire delle cadute nel tempo ed è importante che resista agli impatti.

  2. Il raggio di ricezione. Non dovresti necessitare di raggi di ricezione così ampi: in genere, un radio che copra 50 - 70 metri dovrebbe essere più che sufficiente. Ma se le tue esigenze sono diverse, valuta anche questa caratteristica

  3. Qualità di registrazione. Come detto in precedenza, qui il prezzo fa la differenza. Cerca di non acquistare radiomicrofoni in kit (con trasmettitore e ricevitore) troppo economici o la qualità sarà davvero bassa

  4. Direzionalità. I lavalier possono essere unidirezionali o omnidirezionali, cioè costruiti per acquisire il suono dalla direzione verso cui sono puntati o da tutte le direzioni.

  5. Connettività a 2,4 GHz o 5 GHz. Significa che il microfono lavora su frequenze apposite, per evitare interferenze con altri segnali radio. Si tratta di una caratteristica fondamentale per ottenere un suono chiaro e pulito.

  6. Alimentazione. Accertati della tipologia di batterie e della durata di una carica prima di acquistare un kit lavalier.

  7. Puoi scegliere un microfono lavalier cablato se non hai grosse pretese e prevedi di utilizzare uno smartphone per le interviste. Il cablato è privo di amplificazione e si collega direttamente all'ingresso audio del tuo telefono.

  8. È fondamentale che tu abbia un kit, se invece fai il videomaker. Il kit è composto da: lavalier, trasmettitore e ricevitore. In questo modo potrai collegare il ricevitore alla tua fotocamera ed ottenere un audio di qualità professionale, registrato direttamente sulla clip video.

Il miglior microfono lavalier

Esistono moltissimi microfoni lavalier sul mercato, di diverse tipologie e costi.

Se vuoi approfondire l’argomento, qui puoi trovare i nostri consigli sui migliori microfoni lavalier economici disponibili attualmente.