Filtro ND: a cosa serve

A cosa serve il filtro ND? Quali filtri ND scegliere e perché?

Questa guida è divisa in due parti:

  1. Una prima parte in cui spiegheremo a cosa serve il filtro ND e perché utilizzarlo nella fotografia e nella ripresa video

  2. Una seconda parte in cui parleremo delle diverse tipologie di filtri ND e consiglieremo i migliori da acquistare.

Un filtro ND (Neutral Density), è un filtro scuro che va applicato alla lente dell’obiettivo allo scopo di ridurre, o meglio, assorbire la luce. Permette insomma di far entrare meno luce all'interno della fotocamera o in altre parole: rende più scura l'immagine.

Il suo unico scopo dunque è questo ma gli utilizzi che se ne possono fare sono molteplici, a seconda che ad utilizzarlo sia un fotografo o un videomaker.

Perché dunque Neutral Density? Un buon filtro nd dovrebbe "rendere più scura" l'immagine senza introdurre dominanti colore. Essere appunto "neutro".


Utilizzo di un filtro ND in fotografia

Come abbiamo detto, lo scopo di un filtro ND è sempre quello di ridurre la luce in entrata ma le motivazioni del suo utilizzo cambiano a seconda che lo si usi per scattare una fotografia o per realizzare una riprese video.

In fotografia i filtri ND si utilizzano allo scopo di generare effetti creativi. In particolare nel caso in cui si voglia scattare con "esposizioni lunghe".

Cosa significa esposizione lunga?

Come saprete, la base per un buono scatto prevede una corretta esposizione, cioè una "luminosità bilanciata"; l’immagine non dovrebbe essere né sovraesposta (troppo luminosa), né sottoesposta (troppo scura).

Per ottenere una esposizione bilanciata, un fotografo dovrà necessariamente imparare a gestire perfettamente il trittico dell'esposizione: ISO, diaframma e tempi di esposizione.

Per capire l'utilità di un filtro ND ci dobbiamo concentrare in particolare sul tempo di esposizione. 

Il tempo di esposizione definisce per quanti secondi o meglio, frazioni di secondo, lo shutter della fotocamera rimarrà aperto quando si scatta una foto. Nella norma, i tempi di esposizione sono molto molto rapidi, si parla di frazioni di secondo.

Se però voleste realizzare scatti fotografici particolari, dovreste per forza di cose utilizzare tempi lunghi, cioè tempi che vanno dai 2-3 fino ai 30-40 secondi. Non fatevi ingannare: tempi del genere sono lunghissimi se si parla di esposizione fotografica!

Ma che foto si possono realizzare utilizzando tempi lunghi?

  1. Foto notturne

  2. Foto di cieli stellati

  3. Foto con "effetto scia"

  4. Foto con "effetto setoso" dell'acqua o particolari effetti di nuvole

Esporre per diversi secondi è fondamentale per foto notturne, situazioni in cui la luce disponibile è oggettivamente poca. Lunghe esposizioni permettono di ottenere effetti molto interessanti anche con i corsi d'acqua.

Ecco qualche esempio.

lunga-esposizione

Ma torniamo a noi: il filtro ND a cosa serve in questo caso?

Semplice: usando tempi lunghi, lo shutter della fotocamere rimane aperto per così tanti secondi che la luce che entra è davvero troppa e l'immagine che ne risulterebbe sarebbe totalmente bianca. Come fare quindi? Basta utilizzare un filtro ND, un filtro scuro che, montato sulla lente frontale dell'obiettivo, assorbe la luce di troppo e ne fa entrare la giusta quantità.

Ovviamente andrà utilizzato un filtro ND adatto alle condizioni di luce presenti e anche gli altri parametri di esposizione (ISO e diaframma) andranno configurati a modo.

Utilizzo di un filtro ND nel video

sony-filtro-nd

Nel caso della ripresa video cambia tutto. Nel video non si possono usare tempi lunghi e non è possibile ottenere gli stessi effetti che si ottengono con una fotografia.

A cosa serve il filtro ND quindi in questo caso?

Facciamo una premessa: una delle regole essenziali della ripresa video è questa: i tempi di esposizione vanno sempre impostati in base al framerate con cui si gira. Il framerate indica quanto fotogrammi al secondo vengono registrati.

Semplifichiamo con un esempio pratico.

Uno dei framerate più diffusi ed utilizzati nella stragrande maggioranza dei casi è: 25 fps (25 fotogrammi per ogni secondo).

Esistono molti altri standard utilizzati a seconda della destinazione del video o dell'effetto che si vuole ottenere ma per il momento prendiamo in esame lo standard di 25 fotogrammi al secondo e moltiplichiamo per 2.

25 x 2 = 50 lo shutter va impostato quindi a 1/50 (un cinquantesimo di secondo)

Vediamo qualche altro esempio, nel caso si utilizzassero framerate diversi.

50 fps x 2 = 100 ➔ shutter = 1/100.

24 fps x 2 = 48 ➔ shutter = 1/48 o comunque al valore più vicino selezionabile.

Ecco una tabella riassuntiva.

frame-rate-shutter-speed

Questa regola d'oro del videomaker va rispettata principalmente per due motivi.

  1. Evitare “l'effetto ghosting", ovvero un brutto effetto scia che si genere quando vengono utilizzati tempi di esposizione troppo lenti.

  2. Evitare la perdita del "motion blur", ovvero quell'effetto di movimento che rende naturali le azioni all'occhio umano. In questo caso il problema avviene quando si usano tempi di esposizione troppo veloci.

Ecco perché i tempi di esposizione nel video vanno impostati all'inizio della ripresa e poi non andrebbero più modificati.

Ma torniamo a noi: il filtro ND a cosa serve in questo caso?

Semplice: se si gira in situazioni di forte luce, come ad esempio una normale giornata di sole, bisognerà ridurre in qualche modo la luce che entra nella fotocamera per ottenere una luminosità bilanciata.

La prima cosa da fare è quella di portare il valore ISO al minimo, la seconda è quella di chiudere il diaframma fino a metà circa (non chiudete troppo il diaframma! Altra regola d'oro del videomaker).

Ma anche così, molto probabilmente non basterebbe, la luce sarebbe ancora troppa e la ripresa troppo luminosa (sovraesposta). L'unico modo per risolvere il problema è quello di affidarsi ad un filtro ND che assorbirà la luce in eccesso.


Tutto quello che c'è da sapere sui filtri ND

Vediamo le caratteristiche più importanti con cui si valuta un filtro ND.

Classificazione

La classificazione avviene tramite valori standard che indicano quanti stop di luce (intervalli di luce) il filtro è in grado di ridurre. Più è alto il valore, più luce viene assorbita.

Esistono due tipi di valori accettati:

  1. Fattore di filtraggio (indicato con ND2, ND4, ND8, ...)

  2. Densità ottica (indicato con 0.3, 0.6, 0.9, ...)

filtro-nd-valori

Fino a ND8: si tratta di filtri adatti a situazioni di luce scarsa. Gli ND64 sono perfetti per situazioni di luce intermedia. ND1000 ideali invece per situazioni di luce molto forte.

È anche possibile sovrapporre i filtri, uno sopra l’altro, per ottenere un effetto ancora maggiore.

Dimensione e spessore

La dimensione è un fattore essenziale da valutare , specialmente per i filtri ND circolari. Questo perché ovviamente la superficie di un filtro dovrà essere grande almeno quanto quella della lente su cui andrà montato.

In particolare, i filtri circolari dovranno avere lo stesso diametro della lente dell'obiettivo. Attenzione a non confondere il diametro di un obiettivo (indicato con il simbolo Ø) con la lunghezza focale. Si tratta di due informazioni completamente diverse. 

Se volete utilizzare lo stesso filtro per due obiettivi diversi, potete anche acquistare quello con il diametro maggiore insieme ad un set di adattatori: semplici anelli di plastica o metallo che hanno la sola funzione di adattare il filtro alla lente, se questa è più piccola.

Infine lo spessore: cercate di non prendere filtri con spessori troppo elevati. Questo potrebbe portare a maggiori dispersioni di luce e ad una conseguente riduzione di qualità dell'immagine.

Consigli e dritte

Ecco i nostri consigli sulla scelta di un buon filtro ND.

  • Non comprate filtri ND troppo economici: sono costruiti con materiali di scarsa qualità e introducono artefatti nell'immagine. In genere i filtri ND più costosi sono anche quelli che garantiscono maggiore qualità ma esistono anche filtri ND con costi intermedi sui quali vi consigliamo di puntare.

  • Iniziate acquistando un buon set di filtri ND circolari, almeno 2 (ad esempio un ND8 e un ND32).

  • Acquistate filtri ND circolari del diametro giusto (lo stesso indicato sul vostro obiettivo). Spesso il diametro è tra le opzioni di scelta del prodotto e dovete selezionare quello giusto (su siti come Amazon ad esempio)

  • Puntate sui produttori più noti e che garantiscono qualità tra cui: Hoya, B+W, LEE Filters e Tiffen

  • I filtri NiSi sono tra i migliori sul mercato ma sono anche piuttosto costosi. Se non badate a spese e volete qualcosa di qualità superiore puntate su questi. Anche i Gobe garantiscono un’ottima qualità

  • Per i videomaker: esistono i filtri ND a densità variabile. Sono comodi ma attenzione perché è più probabile che introducano dominanti colore indesiderate. Possono essere comunque molto utili nelle situazioni di ripresa in cui dovete essere veloci.

  • Attenzione a non confondere i filtri ND con i filtri polarizzatori: sono due cose completamente diverse.


Tipologie di filtri ND

Esistono diverse tipologie di filtri ND. Vediamo le differenze.

Filtri ND circolari o a vite

filtro-nd-circolare

filtri ND circolari sono tra i più diffusi sia tra i fotografi che tra i videomaker.

Sono appunto di forma circolare e si avvitano direttamente sulla lente frontale degli obiettivi.

Prima di acquistarne uno dovrete valutare due cose:

  1. La dimensione. In particolare il diametro deve essere lo stesso dell'obiettivo sul quale lo monterete. Il diametro è indicato sugli obiettivi con il simbolo relativo Ø

  2. La qualità. Troverete filtri ND molto economici (qualche decina di euro) e filtri ND molto costosi (anche diverse centinaia di euro). La differenza sta nella qualità dei materiali: filtri ND troppo economici saranno costruiti con materiali scadenti e quasi sicuramente introdurranno dominanti colore invadenti o aberrazioni dell'immagine. Il nostro consiglio è di scegliere la giusta via di mezzo.

Infine se avete due obiettivi con diametro diverso (cosa molto probabile), scegliete il filtro ND con diametro maggiore e acquistate un set di adattatori.

I nostri consigli

Hoya e K&F sono due buoni marchi e producono filtri ND abbastanza economici. ideali per iniziare

NiSi e Gobe invece producono filtri ND un po’ più costosi ma di ottima qualità, puliti e professionali

Un’altra soluzione interessante può essere quella di acquistare un Kit di filtri ND a diverse densità. Ecco una prima soluzione molto economica se volete iniziare a sperimentare con i filtri ND

...E alcune soluzioni un po' più costose ma di alta qualità


Filtri ND a lastra

Si tratta di filtri molto utilizzati nella fotografia e nei video di alta fascia.

Hanno una forma rettangolare e vengono montati tramite un supporto che si aggancia all'obiettivo. I filtri ND a lastra sono più costosi di quelli circolari ma offrono anche una qualità maggiore.

Se acquistate un filtro ND a lastra dovrete per forza acquistare anche un supporto per poterlo utilizzare. Come questo ad esempio


Filtri ND graduati (GND)

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filtri ND graduati o GND sono quasi sempre "a lastra" e hanno la particolarità di avere una densità non uniforme ma "sfumata".

Sono molto utilizzati nella fotografia, nel caso in cui si debba fotografare una scena con luminosità molto differenti. Pensiamo ad esempio ad un paesaggio con un cielo molto luminoso ed un terreno scuro. Posizionando il filtro GND  con la parte più scura sovrapposta al cielo, sarà possibile ridurre maggiormente la luminosità nell'area dell'immagine che più lo richiede.

Infine i filtri GND si dividono in "Hard", "Soft", “Medium” e “Reverse” a seconda della morbidezza e della gradualità della sfumatura.


Filtri ND a densità variabile

filtro-nd-variabile

filtri ND a densità variabile sono maggiormente utilizzati dai videomaker per la loro comodità.

Infatti sono dotati di un meccanismo che permette di "schiarire" o "scurire" il filtro a piacimento.

Questo risulta ovviamente molto comodo: anziché avere più filtri ND con densità diverse, è possibile utilizzarne uno e cambiarne la densità a seconda delle condizioni di luminosità della scena. Sarà sufficiente muovere il meccanismo per assorbire più o meno luce.

Questa tipologia di filtro ND porta con sé il grande vantaggio della comodità ma anche qualche problema: infatti il meccanismo di costruzione stesso lo rende "meno neutro" e più soggetto al problema delle dominanti colore.

Se sceglierete di acquistare un filtro ND a densità variabile, dovrete trovare il giusto compromesso tra qualità e prezzo e accettare gli eventuali difetti che può portare con sé.


Filtri ND per drone

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Con la diffusione dei droni e il miglioramento costante della loro qualità di ripresa, si sono resi necessari anche in questo caso i filtri ND.

Esistono set di filtri ND per droni DJI ad esempio che permettono di realizzare splendide foto dall’alto e video aerei anche in giornate di forte sole.