Scavalcamento di campo: cosa vuol dire e perché è importante

Ti sarà capitato di sentire questi fantomatici termini tecnici: scavalcamento di campo, scavallamento di campo o regola dei 180 gradi.

Si riferiscono tutti alla stessa regola che vige nel mondo del cinema e del video in generale.

Per capire bene di cosa si tratta dobbiamo prima introdurre alcuni concetti base come:

  • campo visivo

  • continuità

  • campo controcampo

Campo visivo e continuità

I campi cinematografici sono tutte quelle inquadrature che prediligono un soggetto animato, rispetto all’ambiente. Quando invece è l’ambiente ad essere predominante parliamo di piani cinematografici.

Il campo visivo quindi è tutto ciò che appare nell'inquadratura. Siamo noi stessi a definirlo una volta che posizioniamo la macchina da presa. Parlando di campo sappiamo già che stiamo inquadrando dei soggetti animati, in genere persone.

Una volta definito il campo che andremo a riprendere è importante tenere ben presente lo spettatore e il suo punto di riferimento.

Si tratta di un primo piano che dà importanza ad uno specifico personaggio? Di un'inquadratura larga che predilige l'ambiente? Quanto si vede dell'ambiente circostante? Dove siamo e dove si trovano i personaggi?

In tutto questo la sua mente “registrerà” anche la posizione dei soggetti in campo. Ecco, questo è il punto!

Il compito del regista è quello di mantenere coerenza tra le inquadrature e soprattutto di non confondere lo spettatore. Anche perché se lo spettatore è confuso tende a scollarsi dal film e a spazientirsi.

Il concetto di continuità è molto vasto e assume tantissimi significati. In tutti i casi è sinonimo di coerenza e nel caso dello scavalcamento si parla di coerenza nella posizione dei personaggi.

Ogni inquadratura deve essere coerente con la precedente e con la successiva.

Un esempio facile da capire riguarda la direzione: se un personaggio sta camminando da sinistra verso destra, nell'inquadratura successiva dovrà continuare a muoversi verso destra, altrimenti darà l'impressione di tornare indietro.

Sembra una cosa banale da dire ma in realtà per rispettare questa semplice regola di continuità dobbiamo stare molto attenti a come posizioniamo la macchina da presa, in ogni singola inquadratura. Basta poco per sbagliare.

Per rispettare la continuità di direzione è fondamentale quindi la posizione della macchina da presa.

Campo Controcampo

Il campo-controcampo è una tecnica cinematografica in cui è essenziale adottare la regola dei 180 gradi e assicurarsi di non scavallare.

Sappiamo che il campo è tutto ciò che compare nell'inquadratura. Di conseguenza il contro campo è ciò che si contrappone al campo: esattamente l'opposto, tutto quello che sta specularmente dall'altra parte.

In campo video/cinematografico capita spesso di adottare questa terminologia per definire le inquadrature da fare e capita spesso di dover fare un contro campo.

Il caso più diffuso in cui si utilizza questa tecnica è quello del dialogo tra due personaggi: ti sarà sicuramente già capitato di vederlo in molti film.

Ponendo che i due interlocutori A e B siano uno di fronte all'altro, verrà ripreso prima il soggetto A, con la macchina da presa spesso posizionata leggermente dietro il soggetto B (campo) e poi il soggetto B con la macchina da presa posizionata leggermente dietro il soggetto A (controcampo).

Si parla anche di inquadratura OTS (Over the shoulder): ovvero con la macchina da presa posizionata sopra le spalle del soggetto B mentre viene inquadrato il soggetto A

Poi in fase di montaggio video, le due inquadrature verranno montate una dopo l'altra, in alternanza, dando così l'impressione di un dialogo continuo tra i due personaggi.

Esempio di utilizzo della tecnica campo controcampo in “The wolf of Wall Street” di Martin Scorsese.

Scavalcamento di campo o regola dei 180 gradi

Nel dialogo tra due personaggi posizionati uno di fronte all'altro dunque, è molto importante scegliere dove posizionare la macchina da presa: le due inquadrature che andranno montate una dopo l'altra devono mantenere una coerenza.

In particolare, considerando le due inquadrature (campo e controcampo) ci sono 3 tipi di coerenza da rispettare:

  • coerenza di posizione: sia nella prima che nella seconda inquadratura i personaggi devono mantenere la stessa posizione. Ad esempio se nella prima inquadratura il personaggio A si trova a destra e il personaggio B si trova a sinistra, anche nella seconda inquadratura dovranno essere nelle stesse posizioni. Se così non fosse si causerebbe confusione nello spettatore.

  • coerenza di sguardi: il personaggio A che guarda a sinistra nella prima inquadratura, dovrà continuare a farlo anche nella seconda, mentre il personaggio B dovrà guardare sempre verso destra. Questo comunque dovrebbe accadere naturalmente se rispetti la coerenza di posizione.

  • coerenza di direzione: in caso di movimento, sia il personaggio A che il personaggio B dovranno muoversi sempre nella stessa direzione. Ad esempio da sinistra verso destra, in tutte le iquadrature.

Come si rispettano queste regole? Posizionando correttamente la macchina da presa rispetto ai soggetti.

scavalcamento di campo

In questo esempio vengono fatte 3 inquadrature: la camera centrale riprende un piano a 2 (totale della scena), la camera a sinistra e quella a destra riprendono campo e controcampo rispettando la regola dei 180 gradi. Il semipiano con la scritta “NO” non va utilizzato.

Il trucco è quello di creare una linea immaginaria (linea d'azione) che tracci lo sguardo tra il personaggio A e il personaggio B. La linea dividerà lo spazio di 360 gradi in due semipiani di 180 gradi.

A questo punto dovremo scegliere uno solo di questi piani e in quella porzione posizionare la macchina da presa. Entrambe le inquadrature quindi andranno fatte utilizzando lo stesso semipiano.

Se posizionassimo la macchina da presa nell'altro semipiano faremmo esattamente ciò che non va fatto: scavalcare il campo.

Scavalcando il campo romperemmo la continuità di posizione e andremmo a generare confusione nello spettatore. Anche se lo spettatore medio non conosce la regola dei 180 gradi, percepirà che c'è qualcosa di strano.

In questo esempio possiamo vedere il risultato quando si rispetta la regola dei 180 gradi e quando invece si infrange, scavalcando il campo: è evidente come si perda coerenza di posizionamento dei personaggi.

Scavalcamento di campo consapevole

Lo scavalcamento di campo è considerato un errore grave, uno di quelli da penna rossa.

Nonostante ciò, nulla ti vieta di scavalcare il campo se lo ritieni utile. Come tutte le regole, se le conosci e ne conosci il significato, per una buona ragione la puoi infrangere.

La cosa importante è farlo consapevolmente e non per una distrazione. Ad esempio, se il tuo intento è proprio quello di creare disagio e disorientamento, può essere una buona idea infrangere la regola dei 180 gradi. Un po' come fare le riprese a mano libera con effetto shaky pesante, può essere utile per comunicare ansia e confusione.

Registi entrati nella storia del cinema lo hanno fatto.

Ad esempio Stanley come Kubrick ha infranto la regola in "Shining" e Stephen Spielberg lo ha fatto ne "Lo squalo".

Come puoi notare si tratta di due film non proprio tranquilli, due thriller concitati nei quali creare disagio era fondamentale.

Ricorda però che nella maggior parte dei casi mantenere continuità di posizione e di direzione è la cosa migliore da fare.

Regola dei 180 gradi violata in Shining. In questo caso si parla di ribaltamento di campo.

Libri consigliati

Qui di seguito ti consiglio alcuni libri nel caso tu voglia approfondire lo scavalcamento di campo o altri temi legati alla regia cinematografica.

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